Recensione “Il rintocco” #3 di Neal Shusterman
Eccoci qui con il terzo e ultimo volume di questa trilogia di Neal Shusterman.
Il primo libro mi era piaciuto davvero tanto, nel secondo avevo storto un po’ il naso per alcune cose, ma complessivamente mi era piaciuto anche quello.
Quindi le mie aspettative erano forse un po’ troppo alte.
Questo terzo libro non mi è piaciuto, non è da buttare completamente ma mi aspettavo molto di più.
Più volte son stata tentata di abbandonare la lettura, non sentivo quel desiderio impellente di arrivare alla fine, di scoprire come sarebbe finito.
Quando poi ho realizzato che l’autore aveva deciso di far diventare Citra e Rowan praticamente due personaggi secondari, ho davvero rischiato di lanciare il libro contro il muro.
La trama l'ho trovata molto confusionaria e ho avuto la sensazione di leggere un libro che non centrasse niente con i primi due.
Il finale, poi, mi ha lasciata completamente destabilizzata.
Quindi non mi sento di dare più di
⭐️⭐️⭐️/5
Vi lascio la trama:
Da tre anni Citra e Rowan sono scomparsi: da quando cioè la falce Goddard ha assunto il potere e il Thunderhead si è chiuso in un silenzio che solo Greyson Tolliver riesce a infrangere. La città-isola di Endura, il "cuore pulsante" della Compagnia delle falci, è perduta, affondata per sempre nelle acque dell'oceano, e con lei le Grandi falci. Davvero sembra che ormai nulla possa impedire il dominio assoluto di Goddard, nominato Suprema Roncola della MidMerica. E, mentre gli echi della Grande Risonanza scuotono ancora il cuore della Terra, la domanda è una sola: c'è ancora qualcuno in grado di fermare il tiranno? Gli unici a saperlo sono la Tonalità, il Rintocco e il Tuono.
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